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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Design e arredo: Alla fiera del (nord)est

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Ottobre: a Verona si abita il tempo e si progetta al 100%, a Padova si prendono le misure alla casa e si vive il design, a Venezia al design si dedica una settimana. Arredo e design stanno cambiando. Sempre più arte, sempre più cultura, sempre più moda, sempre più superficialità. Anche arredo e design lasciano poco spazio alle vie di mezzo. Mentre tutto rotola verso il basso, togliamo dalla polvere antiche sicurezze, impacchettiamo e proteggiamo vecchie certezze, rivestiamo e spogliamo. Accade tutto di fronte ad una scenografia, ad uno sfondo piatto, precario e banale, che poi tanto piatto, precario e banale forse non è. Alla fiera del nord est, per due euro, un soprammobile mio padre comprò... Alla fiera del nord est, per due mila euro, un pezzo di design mio padre comprò... - Immagine: Mantilla by Simon - Scenografie: B&B Italia, ADV 2011 - Impacchettiamo: Christo and Jeanne Claude - Mobili, polvere, scenografia: Adele - Alla fiera dell'est: Brand

doppioiqqob

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Mi vedo dimezzato, da qualche giorno. E vedo doppio, da qualche giorno. E' mattina, guardo la sveglia e sono le 08.08. Sono in ufficio, guardo il cellulare e sono le 17.17, poi le 18.18. Arriva la sera, mi preparo la cena, guardo il timer del microonde e sono le 21.21. La doppia ora: preludio di illusione o semplice conferma? Forse è una meravigliosa bugia, forse è pazzia. Tra pochi giorni nel calendario apparirà 11.11.11. Comincio a preoccuparmi? Forse è una banale coincidenza, forse è l'inizio della fine, forse la fine dell'inizio. Forse è l'avvicinamento al centro, ad un centro palindromo della mia esistenza? Solitario e misantropo, schiavo di orgoglio e pregiudizio, faccio scorrere il tempo, sognando vite d'artista mai vissute, avventure che mai avrò la possibilità di vivere. Qualunque cosa debba succedere, a me basta che funzioni. Ma non succede nulla, e io nulla faccio succedere. Mi guardo allo specchio, vedo tutto e nulla. E in culo agli otto

Narc(iso)

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Se scrivo Designer molti leggono artista. Se scrivo Designer alcuni leggono inventore. Se scrivo Designer qualcuno legge progettista. Se scrivo Designer io leggo Designer. E' da Narciso leggere se stessi e innamorarsi di quel che si è scritto. E' da narciso emanare odori inebrianti. Come artista esprimo la mia creatività, l'istinto, la cultura, la ricerca, l'onirico. Come inventore percorro le strade contromano, mi infilo nel sottobosco delle idee per cercare percorsi inesplorati. Come progettista conosco regole, conosco metodi, conosco strumenti. Come designer mi perdo nel mondo, nei soggetti e negli oggetti, mi faccio domande e cerco risposte. Come Narciso sono innamorato di me stesso e della mia immagine riflessa, indissolubile essenza di individuo e professionista. Come narciso emano curiosità, inebriando chi mi circonda. Se cerchi di abbinare la cover del tuo telefonino alla carrozzeria della tua auto, se cerchi ricchezza con l'intuizione del se

Addio Steve Jobs: (i)Am

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Ieri notte sono rimasto connesso ad internet più del solito. Giusto in tempo per apprendere della scomparsa di Steve Jobs. Ci sarebbe molto da dire su questa persona, nel bene e nel male, ma ci stanno già pensando altri a descriverlo molto meglio e molto peggio di quanto io possa fare. Io mi limito a raccontare. Il racconto è un modo potentissimo per dire le cose. L'ho imparato anche grazie a lui e al suo discorso ai neolaureati di Stanford nel 2005. Vi racconto che io non sono tra quelli che in questi anni hanno pesantemente contribuito all'immane flusso di cassa di Apple. Sono nato informaticamente con un Commodore 64 tra le mani, ho imparato la programmazione basic, sono sempre stato un utente Windows ma nonostante questo non ho mai avuto una particolare idolatria per Bill Gates. Qualcuno dice che con i capelli rasati sembro Jonathan Ive, a parte questo il mio unico contatto con il mondo della mela è stato, ed è, con il mio primo (e attuale) lettore di mp3, u