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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Storie: Vitra Panton Chair

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Vitra Panton Chair... un super classico del design. Ho avuto modo di collaborare qualche anno fa con Scuola Italiana Design ad un workshop sul tema Panton Chair e qualche anno più tardi ho avuto il piacere di ricevere una Panton Chair Lime da Smow per un concorso. Panton Chair è una sedia che conosco bene. Vorrei iniziare proprio con il "mito" Panton Chair una selezione di oggetti, libri, luoghi e persone che in qualche modo hanno colpito la mia attenzione. Non l'ultima novità a catalogo, non l'ultimo best seller in libreria, non il locale appena inaugurato, nemmeno una scheda storica che potete trovare in tutti i siti di design, nemmeno una recensione che altri meglio di me potranno fare... piuttosto consigli, racconti, se possibile sensazioni ed emozioni... E di emozioni Panton Chair ne sa regalare molte, con il suo profilo sensuale, la seduta inaspettatamente comoda e accogliente che ti culla con un movimento morbido e solido. E' una prima donna e non ammet

Design: Ritorno al futuro...

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Il 13 settembre scorso ADI Veneto-Trentino ha organizzato una visita al Centro Ricerche Electrolux di Porcia (PN) nell’ambito delle iniziative Novactor. Prima di approfondire le tematiche specifiche di processi di innovazione il team di Electrolux ha presentato il frutto degli ultimi due anni di lavoro del GTC (Global Technology Centre) ovvero The Inspiration Range, una collezione di elettrodomestici che la stessa azienda definisce “Sviluppati per i professionisti, ora adattati per te”. Il gruppo Electrolux ha infatti grande esperienza nel settore professionale, esperienza che con Inspiration Range viene declinata anche sul settore non professionale... La nuova collezione di prodotti introduce innovazioni sia dal punto di vista della gamma, sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista funzionale. Con l’utilizzo del design è possibile concentrare tutte queste innovazioni traducendole in un linguaggio fruibile dal cliente attraverso l’esperienza prodotto. L’esperienza prod

design as lifestyle

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La vita è fatta soprattutto di scelte e decisioni. Spesso decidiamo di restare fermi, di non scegliere, di non decidere, trasferendo ad altri o ad altro il peso delle conseguenze. Ho imparato col tempo quanto sia affascinante mettersi in gioco, scegliere, decidere, conoscere. Tutto questo resta però un tiepido sole se non ci si abbandona alla condivisione e al confronto e se non si impegnano energie e passione per trasformare il tutto in azioni, gesti, pensieri, parole. Quel che importa è la volontà, il progetto che cresce nella tua mente. Non esiste il tempo libero, dice un'amica. Concordo con lei. Oggi ritrovo consapevolezza, progettista della mia esistenza. Senza prendersi troppo sul serio... non sempre tutto deve avere senso, come arancio e cioccolato stesi al sole... - Immagine: sperimentazioni fotografiche - Chi sono? Intervista per SID Pills - Ispirazioni: K.Rashid, Design your self - Altre ispirazioni: Alex Zanardi raccontato da Giorgio Terruzzi

Fashionforchetta: not ordinary fashion, not ordinary food, not ordinary people...

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Elena si definisce citizen journalist, ma al di fuori delle definizioni è prima di tutto una persona fuori dall'ordinario. Una comune visione delle cose ci ha portato a diventare amici, quindi questo mio post è senza dubbio di parte, non dite che non vi avevo avvertiti! Nel suo blog, che ormai ha acquisito le caratteristiche di un magazine, fonde semplicità e dettaglio, ricerca e istinto, effimero ed emozioni. Lo strumento di lavoro è la passione, il filo conduttore è il gusto, in particolare nella moda e nel cibo, elementi primari che hanno ispirato Elena nel dare inizio all'avventura Fashionforchetta. Vi parlo di Elena Cadic non solo perché è indiscutibilmente interessante, ma anche perché mi consente di parlare di me... Vedere crescere passo passo il suo progetto è una continua fonte di ispirazione. Se il mio blog in futuro evolverà in autorevolezza e contenuti, come sto progettando di fare, sarà soprattutto grazie al confronto e allo scambio di idee con questa pazza rag

C'erano una volta il Sapientino e il Commodore 64...

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Io sono un ragazzo del novecento. Quando ero bambino c'era solo una tv in casa. Era in bianco e nero e quando c'era da cambiare canale mio padre mi faceva alzare dal divano, io facevo una corsa verso lo scatolone color crema e pigiavo con grande soddisfazione il pulsante di uno dei 6 programmi memorizzati. Qualche anno più tardi nelle case è arrivato Pong, mentre Arkanoid era un esempio di alta tecnologia che arriverà qualche anno più tardi. Il massimo dell'intrattenimento elettronico portatile erano i videogiochini in cui spostavi l'astronave a destra e sinistra per evitare gli asteroidi, ma i veri secchioni digitali (non esistevano ancora i nerd, figuriamoci i geek...) si riconoscevano dal Sapientino bene in mostra sullo scrittoio della cameretta, proprio a fianco al sussidiario... Poi è arrivato il Commodore 64 e il mondo dell'intrattenimento digitale è definitivamente cambiato. In un unico personal computer si poteva lavorare, si poteva studiare, si poteva pr