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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Carlo Scarpa: Gipsoteca Canoviana a Possagno

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C'è un piccolo scrigno di magia tra le montagne trevigiane, a Possagno. La casa natale del più importante scultore neoclassico della storia, Antonio Canova, è dall'esterno una semplice, quasi banale, tipica casa veneta. Il cortile interno è ben curato, con un tipico giardino italiano. Da un lato la continuazione della casa natale, dall'altro le vecchie scuderie e il grande edificio delle gipsoteche. Per entrare negli edifici si devono aprire le porte di ingresso con vecchie maniglie e serrature, che stimolano una curiosa atmosfera di scoperta ed esplorazione. L'atrio di ingresso delle gipsoteche è uno straordinario ombelico di emozioni. Frontalmente, la gipsoteca ottocentesca progettata dall'architetto Francesco Lazzari. Lateralmente, l'Ala Scarpiana, progettata dall'architetto Carlo Scarpa. I due spazi si parlano, in una dialettica di luci, ombre, volumi, grandezze, atmosfere. La gipsoteca ottocentesca è immobile, monumentale, con una luce soffusa che tr

Storia del design: Dieter Rams

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Dieter Rams è senza dubbio uno tra i Designer più importanti degli ultimi 50 anni. Direttore del dipartimento design di Braun a partire dagli anni 60, con la sua filosofia progettuale condiziona non solo il mercato mondiale degli elettrodomestici, ma la vita quotidiana di tutti noi, spianando la strada alla nascita di home appliances sempre più evolute. I prodotti e la metodologia progettuale di Dieter Rams saranno di ispirazione a intere generazioni di industrial designer. Uno tra tutti, Jonathan "Jony" Ive, su dichiarata ispirazione di Dieter Rams, disegnerà per Steve Jobs e Apple i prodotti più rivoluzionari degli ultimi anni. La filosofia progettuale di Dieter Rams parte dal concetto "Less is more" (Meno è meglio) di Van Der Rohe e del Bauhaus evolvendo in " Weniger, aber besser" (Meno ma meglio). Declinazione di questo nuovo approccio al progetto sono le celeberrime 10 regole del buon design, coniate dallo stesso Dieter Rams per racco

La vita, per esempio.

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Oggi è un giorno particolare, è il giorno 11 del 12 del 13. Una combinazione particolare. Particolare anche perché oggi è il centenario dalla nascita di mio nonno, nato il giorno 11 dicembre del 1913. Non è riuscito ad arrivare a 100, si è fermato qualche anno fa, vicino quota 93, ma so che a lui andava bene così. Mio nonno era un brontolone, aveva molti difetti, non avevamo un rapporto particolarmente profondo, ma ci volevamo bene, semplicemente. Mio nonno mi ha insegnato una sola cosa, una sola, ma è di quelle cose che non dimenticherò mai: il valore dell'esempio. Mio nonno aveva lavorato in fonderia, aveva cresciuto una famiglia, era una brava persona, come tante, aveva un carattere non sempre facile, non era perfetto, anzi, ma sulle cose fondamentali, quelle importanti, ha sempre dato l'esempio. Io su quell'esempio ho fondato alcune delle poche certezze della mia esistenza, una di queste, forse la più importante, è sapere che si può affrontare la morte come si sono a

Studi Aperti: Enzo Berti

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Once upon a time, Enzo Berti racconta i suoi progetti presso Spazio Silos a Mirano, Venezia. L'evento è inserito nel programma Studi Aperti, organizzato da Open Design Italia e Ottagono. Purtroppo diluvia, ma si intuiscono i tratti esterni del pregevole recupero industriale di Studio Silos: acciaio, cemento, vetro, mattoni, legno. L'esterno dialoga perfettamente con l'interno, creando sensazioni minimali, rigorose, museali. I pezzi di design di Enzo Berti riscaldano la galleria, ambiente espositivo che sorprende, con la botola sul pavimento che regala una vista unica verso il piano inferiore. L'atmosfera è rarefatta, i dialoghi soffusi, fingerfood e spumante sono disposti con accuratezza, perfettamente intonati con tutto quanto li circonda. La pioggia concede una tregua, usciamo, ci gustiamo i dettagli architettonici di Spazio Silos. Architettura, arte, design, fotografia, un dialogo vivo. - Immagine: Enzo Berti per Hiko - Ottagono: Studi Aperti a Venezia - O

Studi Aperti: JoeVelluto

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HIFI Design time da JoeVelluto studio a Vicenza. Musica e Design ad alta fedeltà per l'evento, parte del programma Studi Aperti organizzato da Open Design Italia e Ottagono. L'atmosfera è vivace, gli spazi industriali dello Studio JoeVelluto brulicano di creatività. Giovani designer e studenti si mischiano a professionisti affermati, in un clima che ha un retrogusto di Scuola Italiana Design. Vecchi amici e compagni di avventura, volti nuovi e volti conosciuti, il brusio delle chiacchiere e il sound di King P Dj. Le scrivanie dello studio sono rimaste così, come erano poche ore fa, quando qualcuno ci stava lavorando sopra. Un grande tavolo accoglie patatine, noccioline e birra, ovvero tutto il necessario per far festa. La serata non è un palcoscenico, si respira una vera, semplice connessione umana. Intorno a noi, maleducati pezzi iconici di Useless design si mischiano a poetici oggetti di industrial design. Mi è venuta fame, le patatine non mi bastano. Saluto tutti. Funcool

Firenze: i belli e il mostro, il chianti e la finocchiona

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Firenze, Da Santa Maria Novella a Santa Maria del Fiore, è fatta di possenti leggerezze architettoniche, è fascino cromatico e geometrico di materiali, poi si trasforma in atmosfera brulicante di vita e di storia, da Palazzo Vecchio agli Uffizi, fino a Ponte Vecchio. La Galleria dell'Accademia ti accoglie sorniona, dietro l'angolo ti sorprende, con un colpo di fionda ti mette ko, di fronte al David di Michelangelo. Poi ti siedi sotto di lui, su quelle fredde panchine che son fatte apposta per farsi ipnotizzare dalle sue perfette chiappe di marmo. Icona di bellezza maschile e icone di bellezza femminile nella stessa città. A Firenze, in una delle infinite stanze tra i lunghi corridoi degli Uffizi, ci sono, a pochi passi di distanza una dall'altra, la nascita di Venere e la Primavera del Botticelli. Due visi di ragazza di una bellezza talmente moderna e disarmante che ti vien voglia di immaginarle in jeans, camicetta e tacco dodici. Innamorati pazzi di quelle due si fa fat

Incubatori e start-up: H-Farm

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Start-up, incubatori, acceleratori, agenda digitale, digital divide, innovazione, reti d'impresa, coworking, venture capital... in questi ultimi mesi, complice la crisi, sono parole che rimbalzano nei media senza controllo e spesso senza senso. Non voglio entrare nella polemica dei finanziamenti pubblici alle start-up, non voglio fare confronti tra iniziativa pubblica e privata, non voglio fare previsioni, non voglio dare giudizi, non voglio sponsorizzare o criticare, voglio solo raccontare un'atmosfera. Grazie a Desall ho avuto la possibilità di respirare l'aria che tira in un incubatore ad iniziativa privata, a due passi da casa: H-Farm. Dimentichiamoci per un attimo dei risultati, del ROI, delle regole del project management. Quello che colpisce di H-Farm è proprio l'atmosfera giovane, dinamica, informale, propositiva, attiva, costruttiva. E' un paese, il nostro, in cui vige in gran parte dei casi la regola del più furbo, del più paraculato, la regola delle a

MAAM: Museo delle Arti Applicate nel Mobile

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Grazie a Ebanisteria Italiana Morelato, Fondazione Morelato e ADI Veneto-Trentino Alto Adige, le porte, anzi, le cancellate della settecentesca Villa Dionisi a Cerea e del museo MAAM, Museo delle Arti Applicate nel Mobile, si aprono ai soci ADI regalando un esperienza unica di contatto con il saper fare dell'industria e dell'artigianato del mobile italiano e veneto. Raggiungere Località Ca' del Lago a Cerea, Verona, non è poi così facile, nonostante il GPS acceso. Siamo in campagna, al terzo tentativo vedo di fronte a me le mura di Villa Dionisi. E' una cornice straordinaria, un palcoscenico perfetto per questi pezzi iconici che corrono sul filo sottile che divide arte, artigianato, industria, design. Pezzi storici, riedizioni, concept, il MAAM racconta un mondo fatto di essenze, incastri, colori, idee, visioni, ricordi. I pezzi dei giovani designer del concorso Il Mobile Significante hanno un sapore completamente diverso immersi in questo contesto, toccati con mano.