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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

3D printing: dalla robotica al pop

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Le tecnologie 3D printing stanno diventando sempre più evolute, si sanno diffondendo sempre di più, divenendo alla portata di molti, se non di tutti. Il passo verso la democratizzazione totale del 3D printing è molto vicino. Cos'è una stampante 3D? Un aggeggio che somiglia ad una piccola fresa o ad una macchina utensile che trasforma un disegno CAD in un oggetto tridimensionale, con processi additivi o sottrattivi di materiale. Tra pochi anni tutti potranno avere in casa o in ufficio una stampante 3D. Forse si tratterà di una moda passeggera, limitata a pochi adepti del modellismo di terza generazione, forse cambieranno i paradigmi del design, in particolare dei piccoli oggetti... Nel frattempo, senza dover scomodare l'immaginario di Metropolis , Blade Runner , Robocop o Io Robot , il 3D printing è già una realtà nella robotica bionica. Qualcuno è già al lavoro per utilizzare questa tecnologia per creare architettura, altri si divertono a realizzare frese casalinghe utili

Creativi di professione

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Creativi si nasce o si diventa? Per far diventare la creatività una professione forse ci vuole un po' dell'una e dell'altra cosa, ovvero un po' di talento e un po' di impegno. Ci vuole elasticità mentale, sagacia, ironia, sarcasmo, e tanta, tanta curiostà. Sapere di non sapere, diceva Socrate, l'ateniese, che dalla consapevolezza di non conoscenza definitiva faceva generare il movente fondamentale del desiderio di conoscere. Ma anche genio e sregolatezza, come Socrates, il brasiliano, che della libertà e della ribellione agli schemi consolidati ha fatto una ragione di vita. La creatività è pulsione, libertà di pensiero e di espressione, spudoratezza, irriverenza, consapevolezza, metodo... Se hai un pizzico di tutte queste cose allora il lavoro del creativo può fare al caso tuo; dal design alla comunicazione, dalla scrittura all'editoria, dall'arte all'artigianato. Il percorso di studi e di esperienze che mi ha portato al diploma in design creativo

Copyright is for losers TM

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Ho preso dalla libreria Banksy, Wall and Piece. Il raffreddore ha i suoi lati positivi, ti costringe a casa, con dei libri tra le mani. Fuori tra l'altro c'è un gran muro di nebbia, tipico per la mia città, Padova. A proposito di Padova e di graffiti, devo dire che siamo fortunati, oltre alla nebbia abbiamo anche Kenny Random. Adoro la street art e i graffiti con l'uso degli stencil in particolare, anche se devo dire non ho una conoscenza approfondita in materia. Di sicuro adoro Banksy e adoro Kenny Random.  Di Banksy preferisco le opere outdoor, di Kenny Random i suoi primi personaggi, dalla figura allungata. Poche settimane fa Kenny Random ha lasciato per le strade di Padova alcune sue opere, in una sorta di caccia al tesoro che ha fatto discutere... Ha fatto discutere in primo luogo il mondo dei writers, che vedono negativa la svolta un po' troppo commerciale di Kenny Random e hanno interpretato questa caccia al tesoro come banale azione di marketing. Molti di loro

Workplace design e futuro artigiano

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Settembre 2010, nella rubrica Periscopio del prestigioso magazine Domus viene pubblicata la scrivania della linea Quadrotto di Emme Italia che ho contribuito a progettare. Una foto in total black con cassettiera tecnica aggregata. Erano due dei prodotti che avevamo recentemente fornito anche a Giorgio Armani Spa per le esigenze operative di alcune sedi in fase di rinnovamento. Il design della linea Quadrotto è tutt'altro che originale, si tratta di accompagnare le esigenze funzionali con la più semplice soluzione formale. Distintivo invece è il sapore industriale di questi oggetti, caratterizzati da saldature e viterie di fissaggio a vista, plastiche commerciali e ferramenta normalizzata. Nessuno stampo, niente fronzoli... E' un design che lascia il segno del lavoro dell'uomo, e in questo trova unicità. Minimalismo industriale, adatto a clienti di nicchia, location di nicchia, loft, e poco altro ancora. Lontanissimo dai numeri dei grandi produttori di arredo ufficio, Quad

Tecnologia: Il Netbook è morto. Arriva Leap Motion.

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Non sappiamo cosa ci aspetta nel 2013, ma un paio di certezze ci sono: il Netbook è morto e arriverà Leap Motion . Qualche mese fa Microsoft ha presentato Surface ed un segnale tetro sulla sorte dei Netbook era già nell'aria. Gli utenti vogliono maggiore portabilità e l'accesso alle informazioni è preponderante sulla produzione di contenuti elaborati, ovvero un monitor e una fotocamera sono quanto basta (vedi ipad ) mentre la tastiera è un di più poco richiesto. Avevo già analizzato questo approccio di interazione qualche mese fa, proprio alla presentazione di Microsoft Surface e la notizia dello stop alla produzione dei Netbook da parte di Asus e Acer conferma che questo micro boom tecnologico è stato fagocitato dalla forza incontrastabile dell'interazione... Dal punto di vista del marketing i Notebook con schermo touch asportabile e i tablet con kit tastiera sostituiranno rapidamente la nicchia di mercato lasciata orfana dai Netbook. Ma quello che mi piace sottoline

Cucina e tecnologia

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Qualche anno fa, nel 2009 per la precisione, alla Dutch Design Week di Eindhoven ho fatto un incontro interessante. Dentro un vecchio container un gruppo di giovani designer esponeva delle sperimentazioni di cibo drogato tecnologicamente, dei veri e propri cyborg culinari. Jorien, Celine e Sylvie a prima vista appaiono molto diverse dall'oscuro Dr.Frankenstein, ma in fondo il loro intento non si discostava molto da quello del celeberrimo dottore, ovvero evidenziare provocatoriamente il rapporto tra natura e tecnologia. E' passato qualche anno da quel duemilanove ma il tema del rapporto tra natura e tecnologia è ancora attuale, anzi lo è ancor più adesso nella crisi in cui siamo impantanati... La sovrabbondanza quasi invasiva di cuochi e cucine nei palinsesti televisivi italiani (e nelle librerie) e la diffusione sempre più ampia della digitalizzazione e del networking forse sono dei segnali a cui fare attenzione. Tradizione e innovazione, gusto e bit. Abbiamo sempre avuto com

Container e Architettura

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Qualche giorno fa ho visto un bel progetto di architettura con l'utilizzo di container sul sito dezeen e mi sono tornate in mente alcune cose. Ho una pessima memoria ma quando mi si accende una lucina in testa le mie sinapsi iniziano a darsi da fare e immediatamente un reticolo di ricordi prende forma con connessioni  sepolte chissà dove nel mio cervello. Ma non voglio parlarvi delle mie somiglianze con Johnny Mnemonic, voglio segnalare tre esempi di architettura che mi interessano. L'utilizzo del container non è certamente una novità nell'architettura e nel mondo ci sono sicuramente progetti migliori (che vi invito a segnalarmi su twitter o google+ ) ma questi mi hanno colpito per semplicità ed efficacia... Il progetto recentemente segnalato da dezeen è Tony's Farm offices , un ampliamento da adibire ad uffici. Mi piace la sintonia con gli edifici industriali circostanti e nello stesso tempo mi piace la distintintività del nuovo intervento rispetto all'esistent