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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Editoria specializzata: meno news, più contenuti.

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L'avvento del web, degli smartphone e dei tablet, insieme alla crisi, hanno messo in difficoltà non solo la carta stampata tradizionale, ma anche l'editoria specializzata b2b. Anche i magazine specializzati per professionisti devono reinventarsi. Per molti anni molte riviste, in particolare quelle dell'arredamento, dell'architettura e del design, hanno vissuto essenzialmente con il denaro degli inserzionisti, risultando spesso pubblicazioni banali, autoreferenziali, essenzialmente poco utili, se non per soddisfare le esigenze di visibilità (talvolta di vanità) delle aziende. I soldi scarseggiano, scarseggiano gli inserzionisti, scarseggiano le novità da parte delle aziende e quindi scarseggiano le notizie da pubblicare. Molta editoria specializzata è di fronte ad un bivio: cambiare, o morire (e qualche illustre pezzo s'è già perso per strada, in particolare nel settore arredo ufficio). I magazine specializzati di qualità ci sono, sono pochi, e reagiscono alle dif

Il senso del design

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Per troppo tempo molte aziende hanno voluto raccontare al nostro cervello, attraverso i nostri occhi e le nostre orecchie, che un prodotto di design è semplicemente bello e tecnologico. Semplificazione non solo banale, ma maliziosamente colpevole. Molte aziende si sono macchiate di avarizia e gola, attraverso lussuriose agenzie di marketing e accidiosi designer hanno istigato la superbia e l'invidia del consumatore. All'appello dei sette vizi capitali manca solo l'ira, democraticamente trasversale. Le incazzature infatti, con l'avvento della crisi, hanno accomunato un po' tutti. Un mercato viziato, ecco cosa ereditiamo da questo inizio di millennio. Mai come negli ultimi quindici anni la parola design è stata più abusata. Il design è stato volgarmente violentato per soli fini di profitto, mettendone a rischio le ambizioni innovative, le capacità propulsive, le energie emozionali. Il mercato però cambia, si fa più fluido, trasversale, consapevole. Ed ecco c

Innovation festival 2013: Pensato e disegnato per tutti

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In collaborazione con la manifestazione Innovation Festival di Bolzano, ADI Veneto Trentino ha organizzato l’evento “Pensato e disegnato per tutti”, un convegno sul significato del design inclusivo. Coordinati da Alex Terzariol, Presidente della Delegazione ADI, Associazione per il Disegno Industriale, sono intervenuti Philippe Daverio, Francesco Morace, Paolo Favaretto, Martin Telser. La sala della Libera Università di Bolzano è gremita, non tutti hanno trovato posto a sedere, la curiosità sale e si scarica in un lungo applauso all’arrivo del mattatore della giornata: Philippe Daverio. Dopo le presentazioni di rito guidate da Alex Terzariol, tocca proprio a Philippe Daverio introdurre il tema della giornata, partendo dall’origine della discussione, il significato della parola design. La parola design è usata sempre più spesso a sproposito e la figura del designer confusa sempre più spesso con quella dello stilista. La parola design ha bisogno di essere definita, raccontata

Fiere 2013: arredo e design, dove stanno andando?

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Dal Salone del mobile di Milano di aprile alle fiere del mobile del nord-est di ottobre, la panoramica fieristica del settore arredo e design ci permette una riflessione globale interessante. Di fronte ad un gigante come il Salone del mobile, le altre fiere del settore reagiscono specializzandosi. Il Salone del mobile di Milano è la piattaforma più vasta e poliedrica, con un target vastissimo che va dal B2C al B2B, fino al B2G e in generale ad una visione sistemica più ampia di comparto design e made in italy. Insomma in fiera a Milano ci va la sciura, l'hipster, la coppia di novelli sposi, l'architetto, il rivenditore, il contractor, il manager privato, il manager pubblico, il milanese, l'italiano, l'europeo, lo straniero, e molti altri ancora. Milano è una vetrina locale, nazionale ed internazionale senza pari e chi può ne sfrutta le potenzialità. Essendo uno specchio del nostro paese anche il Salone del mobile riflette però molti dei nostri difetti. Manca una v

Design: tra utopia e progetto

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Philippe Daverio non ha alcun dubbio: il design è progetto, è metodo, è approccio qualitativo, ma resta inerme se non è accompagnato da utopia, sogno, immaginazione. Bolzano, Innovation Festival 2013. Si discute di design inclusivo con lo stesso Philippe Daverio, con Alex Terzariol, Paolo Favaretto, Francesco Morace, Martin Telser. L'Aula Magna della Libera Università di Bolzano è colma di oltre 400 persone. L'innovazione crea interesse, il mix con il design scatena le folle. Prima di approfondire il tema "Pensato e disegnato per tutti" è indispensabile definire cos'è il design. Ancora una volta è necessario raccontarlo, perché il vero design è ancora difficile da capire, da riconoscere, da spiegare. Dagli esempi storici di Philippe Daverio, che racconta il design attraverso Van Der Rohe, Eams e Castiglioni, fino agli esotici esempi contemporanei di Paolo Favaretto, che mostra alla platea oggetti moderni, sfacciatamente ben progettati, curiosamente intuitivi, s