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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Civili(zz)azioni

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Ci accontentiamo di ricevere l’applauso dei piccioni che prendono il volo all’imbocco del tunnel. Siamo tutti abitanti. Siamo tutti abitati. Siamo tutti colonizzati. Siamo tutti colonizzatori. Ambiente urbano, catasto naturalistico. Dicotomie. Ossimoro. Immagini di paesaggi, di città, di architetture, di uomini. Sguardo d'uccello e occhi di formica. Passato, presente, futuro. Speculazione, esistenza, lungimiranza. Consapevolezza. Architettura. Civiltà. Umanità. Dominanze, sottomissioni. Silenzi, espressioni. Immobilismi, azioni. Cemento, colore. Pioggia, arcobaleni. Immersi nella notte, ma la mattina non è lontana... - Immagine: SID design per Euroform - The Soloist: trailer - Peter Andrew Photography - Urbanized: Film preview in streaming - La mia recensione di Urbanized - Kenny Random: street art - Meko, Mish, BomberCitro: street music

Sfide: Urbanized

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Tra le sfide che attendono il nostro presente e il nostro domani c’è senza dubbio quella di ripensare l’approccio dell’uomo alla natura e dell’architettura al paesaggio, attraverso progetti innovativi e lungimiranti di urban design. Una sfida raccolta da Gary Hustwit, il quale dopo aver raccontato con “Helvetica” e “Objectified” il mondo della grafica e del product design, realizza il suo nuovo documentario intitolato “Urbanized”. Una doppia sfida quella di Gary, che a inizio 2011, a metà lavorazione del film, trovatosi in difficoltà con le spese, decide di dare una svolta 2.0 al suo progetto, raccogliendo finanziamenti dalla rete internet per mantenere indipendente la produzione senza doversi affidare a sponsor. Attraverso la prenotazione con un anno di anticipo di quello che sarebbe stato il DVD del documentario, era possibile finanziare il film e ricevere dei plus, tra i quali percorsi preferenziali per le anteprime mondiali e anteprime in streaming web. In poche settimane Urba

Arma(geddon)

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Paura e terrore. Saper maneggiare armi potenti come queste rende invincibili. Il duemilaundici tra poco ci saluta e fa posto al prossimo anno che deve (deve?) arrivare. Il duemiladodici sarà una fine del mondo, anzi, sarà la fine del mondo! Sarà l'Armageddon! Dalla primavera araba all'inverno europeo. Poi l'inferno. Si preannunciano paesaggi lunari, metropoli postnucleari, periferie da blade runner e aperitivi sottovuoto, da bere in compagnia di Ken il Guerriero, rigorosamente con la cannuccia, come sulle navi intergalattiche di odissea nello spazio, immersi nel silenzio di una solitudine cosmica. Oppure: oppure. Semplicità. Essenza. Esistenza. Condivisione. Consapevolezza. Origini. Umanità. A noi la scelta. - Immagine: Anne Frobeen Design - Isabel Mastache: Moda da fine del mondo - Armageddon su Wikipedia - Blade Runner: "Ho visto cose..." - Ken Il Guerriero - 2001 Odissea nello spazio - Mad Max and Tina Turner - Van Halen: Judgme