Sfide: Urbanized

Tra le sfide che attendono il nostro presente e il nostro domani c’è senza dubbio quella di ripensare l’approccio dell’uomo alla natura e dell’architettura al paesaggio, attraverso progetti innovativi e lungimiranti di urban design. Una sfida raccolta da Gary Hustwit, il quale dopo aver raccontato con “Helvetica” e “Objectified” il mondo della grafica e del product design, realizza il suo nuovo documentario intitolato “Urbanized”. Una doppia sfida quella di Gary, che a inizio 2011, a metà lavorazione del film, trovatosi in difficoltà con le spese, decide di dare una svolta 2.0 al suo progetto, raccogliendo finanziamenti dalla rete internet per mantenere indipendente la produzione senza doversi affidare a sponsor. Attraverso la prenotazione con un anno di anticipo di quello che sarebbe stato il DVD del documentario, era possibile finanziare il film e ricevere dei plus, tra i quali percorsi preferenziali per le anteprime mondiali e anteprime in streaming web. In poche settimane Urbanized ha raccolto il budget necessario per la conclusione del progetto, creando una rete partecipativa esemplare. Nei primi giorni di dicembre arriva a tutti noi finanziatori la preziosa email contenente i codici di accredito per l’anteprima in streaming web di “Urbanized”. La soddisfazione che si prova per aver finanziato il progetto e sapere di essere tra i primi a vedere l’ultimo lavoro di un autore che stimi sono ulteriori plus emozionali che questo approccio 2.0 nella produzione di “Urbanized” ha garantito. La sfida di Gary Hustwit è stata vinta, mostrandoci quanto sia potente l’uso del web e dei social network quando sono gestiti da mani sapienti per progetti interessanti. Inseriti i codici di accesso inizia la mia visione di “Urbanized”. La gestione della fotografia è come sempre spettacolare. Lascio scorrere il documentario senza badare alla voce fuori campo e alle interviste, mi concentro sulle immagini di paesaggi, di città, di architetture, di uomini. Novanta minuti tutti d’un fiato, che passano velocissimi. Sposto il cursore al minuto zero e riguardo tutto con più calma, ascolto le interviste, anche più di una volta, per cogliere i dettagli che la lingua inglese mi rende difficile capire di primo acchito. La crescita demografica, il linguaggio delle città, la trasformazione del paesaggio, le periferie e l’architettura sociale, le sfide del trasporto urbano sostenibile, la cultura, la cittadinanza, la politica, l’alta velocità e la bicicletta, le energie alternative e l’energia degli ideali, le esperienze di Brasilia, Bogotà, Copenaghen, New York, Phoenix, Detroit, Beijing, Brighton, Stoccarda… “Urbanized” è tutto questo e molto altro ancora. Le parole chiave sono rispetto, sfida, ricerca, costruire e recuperare, riciclare e riutilizzare. La sfida è pensare human habitat vivibili, sostenibili, facilmente e rapidamente realizzabili. Un viaggio affascinante nel paesaggio che ci circonda, visto con lo sguardo di un uccello e con occhi di una formica, un imperdibile occasione di critica e autocritica sul futuro che vogliamo costruire insieme. Una sfida che dobbiamo raccogliere tutti: amministratori, architetti, progettisti, cittadini, uomini. Ora non mi resta che aspettare qualche settimana, quando arriverà il cofanetto con il mio DVD di “Urbanized”. Anche questo in anteprima, del resto sono uno dei finanziatori del progetto, no?

Urbanized, il trailer: http://youtu.be/6jpN8kI0-pY

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