Useless is more

Ho passato molto tempo a studiare sui libri, a fare ricerca sul web, a visitare fiere, mostre, partecipare a seminari. Ho passato molto tempo a scrivere. Tutto molto utile, apparentemente. Un magazzino di "merce" preziosa, accatastata alla rinfusa e abbandonata all'usura del tempo. In questi ultimi mesi ho cercato invece di contattare e incontrare il più possibile persone che ritenevo interessanti. La rete di contatti che ho costruito è assolutamente inutile, apparentemente. Un banchetto di idee illusorie e inconsistenti, rapidamente fagocitato dall'immediatezza del momento, uno sguardo sul futuro senza fondamenta nella realtà del presente. Siamo ad un passo dalle vacanze, c'è molta stanchezza e poca voglia di pensare. Non so se è più importante l'utile o l'inutile, non so se riuscirò ad unire l'utile al dilettevole. Forse la soluzione è non rimanere immobili a guardare, è investire su noi stessi e non smettere mai di sognare, condividere, agire, progettare... o forse no, non c'è soluzione e sono tutte energie sprecate. Forse la soluzione è dare ai propri sogni un obiettivo specifico, dei tempi certi, dei limiti razionali. Non conosco le risposte a tutte queste domande, forse sono di nuovo pensieri inutili... ma nel momento stesso in cui mi faccio tutte queste domande mi sento vivo, e considerato tutto, forse, useless is more...


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