Creativi di professione

Creativi si nasce o si diventa? Per far diventare la creatività una professione forse ci vuole un po' dell'una e dell'altra cosa, ovvero un po' di talento e un po' di impegno. Ci vuole elasticità mentale, sagacia, ironia, sarcasmo, e tanta, tanta curiostà. Sapere di non sapere, diceva Socrate, l'ateniese, che dalla consapevolezza di non conoscenza definitiva faceva generare il movente fondamentale del desiderio di conoscere. Ma anche genio e sregolatezza, come Socrates, il brasiliano, che della libertà e della ribellione agli schemi consolidati ha fatto una ragione di vita. La creatività è pulsione, libertà di pensiero e di espressione, spudoratezza, irriverenza, consapevolezza, metodo... Se hai un pizzico di tutte queste cose allora il lavoro del creativo può fare al caso tuo; dal design alla comunicazione, dalla scrittura all'editoria, dall'arte all'artigianato. Il percorso di studi e di esperienze che mi ha portato al diploma in design creativo prima e alla professione del designer poi, mi ha insegnato a dare eguale importanza alle idee e al lavoro. "Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo", scriveva il maestro Bruno Munari, e in queste parole è riassunta tutta l'essenza delle professioni creative. Tutto il resto è stile superficiale, moda passeggera, casualità imprevedibile, colpo di culo immenso. La ricerca nella professione creativa è spesso sottovalutata, mentre resta a mio parere la fase decisiva per dare ad un progetto delle fondamenta solide e direzioni creative innovative. I tempi che stiamo vivendo ci offrono infinite risorse di ricerca, ma come tutti gli strumenti a nostra disposizione, è il modo in cui vengono usati a fare davvero la differenza. Un creativo dovrebbe avere naturale pulsione a conoscere ogni cosa che nel corso di una lettura o di una discussione risultasse a lui ignota, e in questo, rispetto al passato, dalla nostra abbiamo il web e wikipedia. Ma non basta. Un creativo dovrebbe avere passione per la ricerca, talento nel mettere in connessione concetti diversi tra loro, capacità di racconto e costanza nell'archiviare sapientemente le informazioni raccolte. Un creativo inoltre dovrebbe applicare metodologie di lavoro che stimolano la contaminazione, l'ibridazione, ma anche la semplificazione (Non dimentichiamoci mai il "Less is more" di Mies Van Der Rohe). Chiaro esempio di professionalità creativa a tutto tondo è Fabio Novembre, il designer demiurgo che non sa disegnare. Perché se hai talento, metodo, e un team fidato di collaboratori che sanno il fatto loro, qualcuno che disegna per te, meglio di te, da qualche parte lo trovi...

- Immagine: Sócrates, il brasiliano
- Socrate, l'ateniese.
- Socrate, il sistema d'arredo di Caimi Brevetti
- Ludwing Mies Van Der Rohe
- La scuola delle idee: SID e il master in design creativo
- La bibbia del designer creativo: Da cosa nasce cosa, Bruno Munari
- Il blog di Fabio Novembre: ioNoi

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