Cucina e tecnologia

Qualche anno fa, nel 2009 per la precisione, alla Dutch Design Week di Eindhoven ho fatto un incontro interessante. Dentro un vecchio container un gruppo di giovani designer esponeva delle sperimentazioni di cibo drogato tecnologicamente, dei veri e propri cyborg culinari. Jorien, Celine e Sylvie a prima vista appaiono molto diverse dall'oscuro Dr.Frankenstein, ma in fondo il loro intento non si discostava molto da quello del celeberrimo dottore, ovvero evidenziare provocatoriamente il rapporto tra natura e tecnologia. E' passato qualche anno da quel duemilanove ma il tema del rapporto tra natura e tecnologia è ancora attuale, anzi lo è ancor più adesso nella crisi in cui siamo impantanati... La sovrabbondanza quasi invasiva di cuochi e cucine nei palinsesti televisivi italiani (e nelle librerie) e la diffusione sempre più ampia della digitalizzazione e del networking forse sono dei segnali a cui fare attenzione. Tradizione e innovazione, gusto e bit. Abbiamo sempre avuto come popolo una passione sfrenata per il cibo e la tecnologia, forse è arrivato il momento di unire l'utile al dilettevole. E se il futuro del nostro paese fosse, in una parola, un futuro "technofood"?

- Immagine: Techno.food, un progetto knol-ontwerp
- Cyborg
- Dr.Frankenstein
- Bit

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