Storia del Design: il Bauhaus
Tra la prima e la seconda guerra mondiale nasce a Weimar, in Germania, una rivoluzionaria scuola di arti applicate: il Bauhaus.
Questa scuola diviene ben presto non solo un istituzione didattica e
fomativa ma anche e soprattutto un cantiere di sperimentazione culturale
e progettuale. Il Bauhaus rivoluzionerà la progettazione dei prodotti
industriali, creando le basi del moderno concetto di design industriale,
influenzerà l'architettura e l'urbanistica, intrecciandosi in
particolare con i concetti del Movimento Moderno e dell'International Style,
ponendo particolare attenzione alla cura dello spazio in relazione con
l'individuo, introducendo quindi nuovi punti di vista che possiamo
definire come i primi approcci moderni di interior design, che vedranno
in particolare in Ludwig Mies Van der Rohe
un pioniere nell'approccio olistico al progetto architettonico. I
valori principali del Bauhaus sono il razionalismo e il funzionalismo,
dialetticamente intrecciati all'estetica tramite una continua ricerca
culturale e tecnologica. Dal Bauhaus sono scaturiti dei prodotti e delle
architetture dallo stile senza tempo, esempi di sobrietà stilistica che
dopo quasi un secolo di distanza mantengono inalterate le loro
caratteristiche di fascino estetico e funzionalità. Il buon design deve
sapersi emancipare dalla moda del momento e il Bauhaus in questo è forse
l'esempio più emblematico di tutta la storia industriale dal novecento a
oggi. Il Bauhaus sperimenta in particolare l'uso dell'acciaio
nell'arredamento. Gli archetipi del Bauhaus sono tuttora fonte di
ispirazione per chi, come noi, progetta arredi in metallo. Ho
visitato il Bauhaus Archiv nel 2011 e Villa Tugendhat
nel 2012, vivendo direttamente sulla mia pelle l'emozione di toccare
con mano le origini del design moderno.
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