Firenze: i belli e il mostro, il chianti e la finocchiona

Santa Maria Del Fiore
Firenze, Da Santa Maria Novella a Santa Maria del Fiore, è fatta di possenti leggerezze architettoniche, è fascino cromatico e geometrico di materiali, poi si trasforma in atmosfera brulicante di vita e di storia, da Palazzo Vecchio agli Uffizi, fino a Ponte Vecchio. La Galleria dell'Accademia ti accoglie sorniona, dietro l'angolo ti sorprende, con un colpo di fionda ti mette ko, di fronte al David di Michelangelo. Poi ti siedi sotto di lui, su quelle fredde panchine che son fatte apposta per farsi ipnotizzare dalle sue perfette chiappe di marmo. Icona di bellezza maschile e icone di bellezza femminile nella stessa città. A Firenze, in una delle infinite stanze tra i lunghi corridoi degli Uffizi, ci sono, a pochi passi di distanza una dall'altra, la nascita di Venere e la Primavera del Botticelli. Due visi di ragazza di una bellezza talmente moderna e disarmante che ti vien voglia di immaginarle in jeans, camicetta e tacco dodici. Innamorati pazzi di quelle due si fa fatica ad apprezzare tutto il resto, poi ci pensa Caravaggio, che ti mette addosso l'angoscia con la sua Medusa, talmente realistica da pietrificare le ossa per davvero. A riportare la serenità dei sensi ci pensano il chianti e la finocchiona, che abbondano, a due passi dagli Uffizi, in via de' Neri.


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