La mia Milano Design Week 2014 (emozioni a caldo)

Gufram Design Week Milano
Riassumere a parole una settimana intensa come quella di quest'anno non è semplice, in primo luogo perché per la prima volta ho partecipato direttamente ad un evento della design week milanese, grazie alla bella collaborazione con l'illustratore Giovanni di Modica e il progetto di coworking JAMKO, realizzato con il supporto di AM Progetti dell'Architetto Joseph Di Pasquale. Non è semplice riassumere questa settimana milanese anche perché per la prima volta ho avuto la possibilità di rimanere in città per tre giorni interi, che ho vissuto camminando per chilometri e chilometri tra i corridoi de iSaloni e tra le strade del Fuorisalone. Non è facile raccontare questa Milano Design Week 2014 perché a parte le emozioni e le sensazioni a caldo, tutte le informazioni raccolte e ingoiate quotidianamente con avidità poi vanno sedimentate, analizzate, contestualizzate. Lasciatemi ancora un po' di tempo per digerirle, e ve le racconterò. Posso dire di aver visto molte cose interessanti, molte cose inutili, molta intelligenza, molta disorganizzazione, molta paura, molto coraggio, molta superficialità, molta gente, qualche idea. L'unica vera certezza è che anche questa Design Week è finita ma, forse, non è morta.

Appunti in ordine sparso: La mia Milano Design Week 2014

Immagine: Gufram al Salone del Mobile
Le foto della mia Milano Design Week

Archivio: Come sopravvivere alla Milano Design Week
Archivio: Milano Design Week, Nemo propheta in patria.

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