Istanbul, Modern.

Istanbul Modern
Istanbul Modern è prima di tutto il Museo d'arte moderna di Istanbul. Ma Istanbul modern è anche un dato di fatto, perché il mio viaggio nella vecchia città di Costantinopoli mi ha regalato sensazioni uniche, di consolidate tradizioni ma anche di effervescente modernità. La periferia di Istanbul potrebbe essere la periferia di una città europea qualsiasi, sarebbe sufficiente sostituire i minareti con i campanili, e il panorama sarebbe praticamente lo stesso. Poi si supera il Bosforo e si passa dall'Asia all'Europa, entrando nel centro città, e ti accorgi di quanto sia assolutamente immensa una megalopoli come Istanbul. La torre di Galata ti fa sentire a casa, con il suo stile genovese, mentre le moschee e i minareti di Eminonu  e Sultanahmet ti ricordano di essere in un paese arabo. Anche Ayasofya, in realtà, mi fa sentire un po' a casa, perché tutto sommato ricorda un po' la nostra Basilica del Santo. Gli italiani non mancano, ma non abbondano, per fortuna. Le strade brulicano di gente e il traffico è inumano, europei e arabi si mischiano e si confondono, senza soluzione di continuità. Nei quartieri più periferici il sangue delle macellerie gronda sul marciapiede e poi sulla strada, le abitazioni sono malconce, si incontrano molti veli, molti niquab, qualche burqa. Gli uomini bevono the e caffè, le donne sono sempre in cammino, silenziose e indaffarate. Le moschee sono imponenti, impeccabili, accoglienti, con un contrasto candido e multicolore. Il tempo scorre lento, scandito dai canti dei muezzin. Quando dalla magnificenza di Sultanahmet si passa alla buia sotterranea Cisterna Basilica, nelle viscere di Istanbul, non si può fare altro che rimettere insieme tutte le immagini di Istanbul e rimanere in silenzio, catapultandosi indietro nella storia della civiltà, ricordando che l'Impero Romano è stato grande da oriente a occidente, ma ricordando anche che le vere ricchezze che arrivavano a Roma, passavano tutte da qui, da Costantinopoli. Il ponte di Galata e le sue sponde sono un concentrato di ristorantini, di botteghe di ogni tipo, di mercati di pesce e cibi tradizionali. Muovendosi verso Piazza Taksim si viene catapultati in un consumismo dal sapore tutto Europeo, mentre tutto intorno al museo di arte moderna pullula di piccoli bellissimi locali ricavati da vecchi laboratori e fabbriche, in un atmosfera che ricorda qualche zona di Berlino est, o la Camden town di una volta, o la zona Tortona di qualche anno fa. Il museo di Istanbul Modern è affacciato sul Bosforo. La biblioteca è allestita con un soffitto di libri cadenti. Le esposizioni sono ben strutturate, un misto di oriente e occidente che rappresenta l'anima della città. Una mostra di provini fotografici dell'agenzia Magnum Photos mi toglie letteralmente il fiato. E' arrivato il momento dell'ultimo the sulle sponde del Bosforo, lasciando crescere nella testa e nel cuore la sensazione di un caos calmo, le emozioni di una città dal fascino unico, indelebile.

Foto: tooistanbul

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