Il Design è desiderio

Giulio Iacchetti internoitaliano
Ho deciso che sarei diventato un designer per seguire la mia passione. Avevo troppo a lungo lasciato questo desiderio nel cassetto e nonostante avessi già avviato una mia carriera di imprenditore nella micro impresa di famiglia ho deciso di affiancare e intrecciare questa avventura aziendale a quella della mia passione per il design. In questi anni ho sempre fatto il possibile per raccogliere intorno a me persone e collaboratori che avessero passione nel loro cuore e nella loro testa. A partire dalla scelta di Scuola Italiana Design, non solamente per comodità geografica ma per profonda empatia, passando attraverso la rinnovata esperienza aziendale nel settore arredo ufficio, fino alla mia recente attività nel Comitato Direttivo di ADI VTAA, il filo conduttore è sempre stato la passione. Avevo però scordato in questi anni che questa passione era il frutto di un desiderio, un desiderio diventato realtà dopo sacrifici, ripensamenti, dubbi, incubi angoscianti e sogni meravigliosi.

A ricordarmi la scintilla di desiderio che ha trasformato una passione in progetto di vita ci ha pensato Giulio Iacchetti, grazie al suo intervento all'inaugurazione dell'anno accademico di Scuola Italiana Design, lo scorso Ottobre. Come raccontare il suo progetto internoitaliano se non attraverso il desiderio?

InternoItaliano è un progetto di fabbrica diffusa, un insieme di oggetti fatti bene, con passione, con materiali onesti, venduti ad un prezzo adeguato alla qualità materiale e immateriale che rappresentano. Una sedia, dice giustamente Giulio Iacchetti, non può costare 10 euro. La qualità costa. Allo stesso tempo una sedia non può essere solamente un pretesto per generare lusso fine a se stesso. Dare vita ad oggetti inutili non ha più senso. Il design è troppo spesso ridotto ad insignificante esercizio di stile, come ormai usano fare molti grandi brand che si sono trasformati da produttori ad editori.

Il design deve tornare ad essere relazione, pretesto di dialogo e contaminazione.
Il design deve tornare ad essere un virus positivo.
Il design deve tornare a progettare solo ciò che è desiderato.

Il design è desiderio.


Photo Credits: internoitaliano. Brera Design District.

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